Il cratere -festival

UN FESTIVAL NEL PAESE CHE NON ESISTE... O FORSE SI?

Costruiamo uno spazio e un tempo nel quale, comporre pensamenti, prospettive, suggestioni rivolte alla lettura della nostra contemporaneità, promuovendo la centralità delle relazioni. Costruiamo spazi mentali di possibilità, luoghi dell’intelletto e della percezione che portino verso l’edificazione, la consapevolezza, la ri-strutturazione di una nuova identità locale e di comunità. Contribuiamo alla scoperta del vesuviano del nostro tempo, grazie alla creazione di spazi e tempi nei quali riscoprirci o scoprirci, alimentando intelligenze diverse.

Ristrutturiamo uno spazio fisico e intellettivo sul territorio, per riconoscerci come una comunità in cammino che attraversa le congiunture socio-economiche e culturali (interpretando-reagendo-adattandosi)…

Costruiamo comunità temporanee di vesiviani.

Favoriamo la generazione di ragionamenti, spunti di riflessione, corto circuiti per la ricostruzione di un dialogo aperto su territorio, sulla comunità e sulle nostre relazioni. Un sentiero di parole e di sensi  vesuviani, per generare un’idea di futuro più coerente, sostenibile e il più possibile slegato dalle contraddizioni che prepotenti popolano il futuro che stiamo costruendo…

Costruiamo i nostri territori con consapevolezza.

I TERRITORI SONO IL FRUTTO DELLA NOSTRA CONSISTENZA

Viviamo su un confine invisibile e sperimentiamo un limite tangibile. 

Pollena Trocchia è il confine, il finis terrae dell’area urbana di Napoli. Un luogo remoto, inaccessibile… inesistente per tradizione, nel gergo comune. Inutile smentirlo, questo è un fatto! Ci incontriamo in questa terra di mezzo, tra il reale e il mito. Sconfiniamo in un territorio dove una comunità temporanea si costituisce per scrivere nuove regole di esistenza collettiva.

UN FESTIVAL COME UN PROCESSO DI GUARIGIONE​

CHE COSA È?​​

Un festival – una festa – uno spazio pensato per tessere relazioni in uno sciame di eventi concentrati in un fine settimana. Dall’alba all’alba, come in un flusso di coscienza ininterrotto per aumentare la consapevolezza su noi stessi, sui nostri territori, sulla comunità che ci accoglie e che animiamo.

QUANDO?

In estate. Prima settimana di Agosto. Un evento che si svolge in un arco di 3 giorni (un venerdì, sabato e domenica libero da altri grandi eventi).

COSA FACCIAMO?​

Si parla di territori – si ascolta musica dal vivo – ci si incontra in laboratori – si tengono seminari e speach informali con persone belle e ricche di esperienze, si fanno visite guidate alla scoperta di piccole bellezze, si mangia bene, si beve meglio.

Facciamo pace con il prossimo… rientriamo in sintonia con noi stessi, riprendiamo coscienza dei territori, ci apriamo alla relazione e allo scambio.

DOVE?​

Sul territorio di Pollena Trocchia coinvolgendo aree rurali, centro storico, alcune aree residenziali e quartieri popolari.

PERCHÈ​

Per dare ad una comunità sfibrata e smarrita uno stimolo per compiere il necessario lavoro di ristrutturazione di un’identità che si è deteriorata. Per tessere discorsi con una nuova trama collettiva. Per iniziare a creare nuove esperienze e possibilità per giovani e vecchi ancora curiosi. Per mettere in moto intelligenze locali e produrne di nuove, per avviare pensamenti collettivi e produrre nuove energie, per riflettere su tematiche esistenziali per il territorio… Ricominciamo a tessere identità collettive. Promuoviamo un dialogo dal basso con amministrazioni e istituzioni.

I laboratori

Incontriamoci per preparare le conserve di pomodoro, per stare insieme e condividere un tempo lento che profuma di estate e semplicità. 

Remida recupera dalle aziende rifiuti destinati allo smaltimento e li mette a disposizione di scuole, associazioni ed enti non a scopo di lucro, per progetti socio-educativi o culturali. I materiali arrivano a Remida una volta alla settimana, grazie agli uomini e ai mezzi di Iren. Sono sfridi, ritagli, eccessi di produzione, fondi di magazzino o materiale fallato, che Remida accoglie come rifiuto e offre come risorsa.

Laboratorio di paper clay e di parole. Durante la lavorazione della creta un flusso di pensieri si traduce in parole, in versi… Il frutto del laboratorio di ceramica viene cotto in “piazza” in un forno costruito apposta per l’evento con malta e bottiglie di vetro. Il forno cuoce per 24 ore sarà il luogo di uno degli incontri attorno al quale raccontarsi le storie della notte. All’apertura del forno molte delle bottiglie saranno deformate o fuse, diventeranno doni minimi, souvenir fatti di fuoco e parole, di notte e tempo trascorso intorno al grande forno.

*Initial one-to-one consultation, Health & Fitness Assasments Bespoke training program planing, Custom Nutrition plan & recipes. Weekly Progress Reviews

LA PARTECIPAZIONE AI LABORATORI È GRATUITA E A NuMERO LIMITATO

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